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Ore 18, i 400 miliardi del Decreto imprese per le nostre aziende: cosa c’è da sapere

Come ogni giorno vi proponiamo un nuovo Ore 18, il nostro spazio che lanciamo alle 18, un’ora cruciale di bollettino della giornata trascorsa, in particolare in questo periodo in cui tutti stiamo fronteggiando l’emergenza Coronavirus. Anche alle 18, noi di Italiaonline rimaniamo aperti virtualmente a tutto il Paese. E anche se #iorestoacasa, noi continuiamo a essere come prima operativi e vicini ai nostri clienti.

Oggi diamo spazio all’importante Decreto imprese, annunciato dal premier Conte insieme ai ministri Gualtieri, Azzolina e Patuanelli durante una conferenza stampa nella serata del 6 aprile e descritto come “potenza di fuoco” dal premier stesso. Il decreto, infatti, in corso di pubblicazione, prevede liquidità immediata alle imprese italiane per 400 miliardi di euro, suddivisi in 200 miliardi per il finanziamento del mercato interno e in altri 200 per potenziare l’export. Il meccanismo è quello del prestito, erogato tramite banche e rispetto al quale lo stato offrirà una garanzia. La misura si aggiunge ai 350 miliardi previsti dal Cura Italia, per un totale di “quasi la metà del nostro PIL”, come detto da Conte.

Con il Decreto imprese sarà potenziato il Fondo centrale di garanzia per le PMI, al quale potranno accedere le imprese fino a 499 dipendenti, e sarà aggiunto il finanziamento dello Stato attraverso Sace (società per azioni a carattere assicurativo – finanziario nel perimetro di Cassa Depositi e Prestiti), a beneficio delle medie e grandi imprese.  Al riguardo, il ministro Gualtieri durante la conferenza stampa ha dichiarato che Il Fondo centrale di garanzia delle PMI sta già operando e con quest’ulteriore stanziamento di risorse accelererà la propria attività d’azione, mentre lo strumento gestito da Sace sarà operativo tra pochi giorni con una task force.

È stato potenziato lo strumento della Golden power, attraverso il quale poter controllare operazioni societarie e scalate ostili, estendendo il raggio d’azione ai principali settori del Paese, ossia: creditizio, assicurativo, finanziario, intelligenza artificiale, energia, cybersecurity, alimentare, sanitario.

Il decreto prevede inoltre il rinvio delle scadenze fiscali per le aziende danneggiate dalla crisi, con la sospensione dei pagamenti per i mesi di aprile e maggio. Si sta anche lavorando perché l’erogazione del bonus di 600 euro per liberi professionisti e lavoratori autonomi possa avvenire entro la metà del mese.

Il governo inoltre sta lavorando al cosiddetto Decreto aprile, provvedimento di più ampia prospettiva che conterrà strumenti di protezione sociale e a sostegno dei lavoratori e delle famiglie.

Sui meccanismi di prestito, rispetto ai quali è intervenuto il ministro Patuanelli, il meccanismo si articola in questo modo:

Per i prestiti fino a 25mila euro, da richiedere da parte di professionisti, negozianti, autonomi e piccoli imprenditori, le banche potranno erogarli subito e senza aspettare l’ok del Fondo. Questi saranno garantiti al 100% e senza indagine creditizia sul cliente.

Per i prestiti fino a 800mila euro, per aziende medio-grandi, ci sarà sempre copertura al 100%, con il 90% garantito dallo Stato e la contro garanzia del 10% dei Confidi (Consorzio di garanzia collettiva dei fidi). tenendo conto della situazione finanziaria pre crisi e non dell’andamento degli ultimi mesi.

Per le richieste di liquidità fino a 5 milioni la garanzia sarà al 90%, sempre senza valutazione dell’andamento. Per le altre imprese la garanzia arriverà da Sace, che rimane appunto in ambito Cassa Depositi e Prestiti, ma senza più essere soggetta ad attività di direzione e coordinamento” di CDP stessa.

Il fisco, infine, tende una mano anche ai cittadini: non servirà andare dal proprio commercialista o al CAF a consegnare la delega per la dichiarazione dei redditi precompilata. Basta stamparla, firmarla e fotografarla, per poi inviarla in foto, via mail o app.